Sunday 10 May 2020
Berlino. 10 maggio 1933.
"Bücherverbrennungen" in italiano significa "roghi di libri"
In una delle notti simbolicamente più buie per la cultura europea, il regime nazista mise al rogo oltre 20.000 volumi.
Il fuoco, che nella volontà di chi lo volle doveva cancellare i principi di una cultura non di regime, distrusse la carta, ma non ebbe il potere di distruggere le idee e i valori universali di umanità, uguaglianza, libertà che su quei libri erano stati scritti e che sconfissero la violenza, l'ignoranza, la vergogna e il degrado morale di quella orribile pagina di storia rappresentata dalla dittatura nazifascista.
La notte del 10 maggio 1933 resta però una ferita aperta, e ricordarla serve ad evitare che tentativi di distruzione della cultura, che è conoscenza, autonomia di pensiero, di scelta, libertà possano ripetersi.